In questi giorni ho letto da qualche parte della proposta per cui il successore del Cardinale Robert Sarah alla guida della congregazione per il culto divino, quando il prelato andrà in pensione, potrebbe essere un laico. Ovviamente si parla soltanto di idee che lasciano il tempo che trovano, ma non sarà inutile, come esercizio di scuola, rifletterci sopra. Voglio dare 3 ragioni per cui questo potrebbe essere possibile ed una, ma importante, per cui è meglio di no.
- I laici possono essere molto più ortodossi di sacerdoti, vescovi o cardinali (e fermiamoci qui). Io dico sempre che spesso è meglio leggere autori cattolici laici che, quando ben formati, sono certamente più utili di tanti prelati che, anche per ragioni di sopravvIvenza, devono ripetere la stessa narrativa per compiacere i superiori. Certamente noi siamo grati che in questo momento il Cardinale Sarah sia alla guida del culto divino, ma sappiamo come in un momento di confusione così grande la salvezza non verrà dal clero, perché troppo coinvolto con il sistema clericale di cui fa parte e che in larghi settori rema contro l’ortodossia dottrinale, ma verrà dai laici, molto più indipendenti. Quindi dal punto di vista dell’ortodossia, non avrei paura di avere un laico a capo di una congregazione.
- L’amore per la liturgia può essere più grande in un laico che in tanti sacerdoti. Questo fatto l’ho potuto osservare in tante occasioni, in cui molti del clero si servono della liturgia per esibirsi tra la disapprovazione di laici ben informati. L’amore della liturgia non arriva con l’ordinazione sacerdotale, malgrado la frequentazione quotidiana con essa. A questo amore e apprezzamento si deve essere formati, e purtroppo negli ultimi decenni questa formazione all’amore per la bellezza e dignità della liturgia è stata quantomeno carente nei seminari e negli istituti di formazione. Si potrebbe pensare che un laico non può capire la liturgia perché non può celebrarla, ma sarebbe come dire che un prete non può parlare di sessualità perché non dovrebbe...vabbeh, avete capito. O un medico non può parlare di una malattia se non l’ha avuta. Naturalmente il laico che ho in mente dovrebbe essere profondamente edotto nella liturgia e nel suo splendore più autentico.
- Il laico può essere indipendente, se lo vuole. Ora, qui molti penseranno ad alcuni laici che conoscono e che lavorano in Vaticano o per qualche ufficio curiale e potranno osservare che sono più clericalizzati dei sacerdoti. Sarebbe una giusta osservazione. Infatti ho detto che può essere indipendente...se lo vuole. Purtroppo, molti pensano solo alla carriera, al prestigio, alla posizione, ai soldi che ne derivano. Non ci facciamo illusioni, questo è l’ambiente. Se dipendi economicamente dal tuo datore di lavoro, sia il Vaticano o altro, difficilmente puoi ribellarti. Ma per il laico, a mio avviso, se ben motivato, è certamente più semplice coltivare spazi di libertà interiore che possono essere manifestati quando si lavora con superiori intelligenti.
Ora, il motivo per cui tutto quello che ho detto è meglio che non accada. Ed esso è semplice. Un laico alla guida di una congregazione, specialmente se non acquiescente alla narrativa dominante, verrebbe stritolato dal sistema clericale. Quante volte ho sentito dire che era meglio che alcune cappelle musicali erano dirette da membri del clero, pur se di mediocre valore musicale, in quanto potevano sopravvivere meglio alle traversie causata dai Capitoli o dai superiori ecclesiastici. Non ci illudiamo, questa è la Chiesa, il laico è sempre al di fuori di un certo sistema che cerca solo di preservarsi.
In realtà, a quanto si dice, il papabile laico sarebbe un anti-Sarah a più non posso...
RispondiEliminaJUNE 7, 2020
RispondiEliminaCDF always interprets Vatican Council II with the false premise and Bishop Athanasius Schneider does not correct them
Bishop Athanasius Schneider has said that God does not will a plurality of religions for salvation yet he interprets Vatican Council II with the false premise and so the inference is that there is salvation outside the Church. There are known cases of non Catholics saved outside the Catholic Church for him.There are known cases of non Catholics saved in invincible ignorance(LG 16) and so they are exceptions to the strict interpretation of extra ecclesiam nulla salus(EENS).So the conclusion is that God does will a plurality of religions for salvation. This is what Pope Francis has been saying all along citing Vatican Council II( interpreted with the confusion).
Bishop Schneider's conclusion is that Vatican Council II contradicts EENS.So he confirms that God wills a plurality of religions for salvation.
If he did not use the false premise( invisible cases of I.I are visible and objective exceptions to EENS),he would be affirming 16th century EENS.He would be theologically saying, citing Vatican Council II, that God does not will a plurality of religions for salvation.He would be affirming like a traditionalist, that there is exclusive salvation in only the Catholic Church.
But if there is known salvation outside the Church for Bishop Schneider then Pope Francis is correct in supporting a theology of Christian or general religious pluralism and salvation.
Unfortunately Bishop Schneider supports the Letter of the Holy Office 1949( LOHO) which wrongly assumed unknown cases of the baptism of desire ( BOD) and invincible ignorance were known and objective exceptions to Feeneyite EENS.So every one did not need to be a member of the Catholic Church for salvation.
'Therefore that one may obtain salvation it is not always required that he be incorporated into the Church actually as a member.'-Letter of the Holy Office 1949(LOHO).
LOHO is the foundation for the New Theology.Without the mix up between what is invisible-visible there is no New Theology. Invisible cases were projected as objected exceptions to EENS.Bishop Schneider does not correct the mistake.
These are points related to Vatican Council II and EENS which are never responded to by Bishop Schneider and the Lefbvrists.
The Congregation for the Doctrine of the Faith is always interpreting Vatican Council II with the false premise and Bishop Schneider does not correct them.
In Italy the judges in the secular courts interpret Vatican Council II with the false premise. They do the same at the Vatican Tribunal and Bishop Schneider remains silent.
His last book with Diane Montagna,interprets Vatican Council II with the error.Very convenient and politically correct. So I did not recommend it.
When the CDF asked the traditionalist St. Benedict Center, N.H., to interpret CCC 847-848( invincible ignorance) as an exception to Feeneyite EENS, he did not protest.
Would Bishop Schneider and the Lefbvrists be ready to say that all the non Catholics in Kazakhistan, his diocese, are oriented to Hell without faith and baptism according to Vatican Council II (AG 7) and there are no exceptions mentioned in Vatican Council II ?
I hope so.
He would of course be asking , the CDF , and Rome, to come back to the Faith.
However it seems like the traditionalists need the 'exceptions' like a man drowning in the ocean needs air.This is why there is no denial for these reports on this blog.I send these reports to Bishop Schneider at his e-mail address and also to the assistant at his website Gloria Dei.
Even the sedevacantist bishops Sanborn and Pivarunas and Fr. Anthony Cekada, for physical and material survival, need the 'exceptions'.
The traditionalists would like Rome to come back to the Faith, but on easier terms, for themselves.-Lionel Andrades